settembre 09, 2008

La cultura in villa a Santa Margherita Ligure



È nato l'"Ente Case del Genovesato di Levante": le storiche residenze estive saranno aperte a incontri musicali e artistici Una riviera disseminata di "case della cultura", una Riviera dove non si fa semplicemente villeggiatura ma in cui le famiglie si propongono come organizzatrici e ospiti di eventi musicali e artistici. L'idea parte da Achille Colombo Clerici, avvocato, presidente della milanese Assoedilizia e presidente dell'Associazione Amici Grandi Alberghi, che fra Santa Margherita e Rapallo ha da una decina di anni la casa per le vacanze e il relax con la famiglia. Proprio qui, nella veranda vista mare della sua casa, l'avvocato Colombo Clerici ha pensato a quello che potrebbe accadere se a unirsi e a fare cultura fossero le grandi case del "Genovesato di Levante". Case pregiate e storiche, da far scoprire e da far diventare teatro di incontri culturali. «Per rendere questo territorio più attraente, non potendo giocare sull'eccellenza del lusso, la nostra carta è quella della cultura. Noi possiamo essere definiti come un'élite che vuole imprimere anche alla vita culturale pubblica uno slancio aprendo le nostre case come luoghi di ritrovo di incontri di poesia, letteratura, arte, musica». Un giro di telefonate e Colombo Clerici di adesioni entusiaste al progetto ne ha raccolto più di una ventina, tutte fra i nomi dell'imprenditoria, della nobiltà, del nord Italia che conta, grandi famiglie con casa anche nel territorio che va da Genova fino allo Spezzino. Da qui è nato l'"Ente Case del Genovesato di Levante": «Non parliamo di ville, ma di case - continua l'avvocato Colombo Clerici - perché la casa significa abitazione, famiglia e il nostro ente vuole promuovere il radicamento forte alla tradizione e alla storia di Genova. Non deve essere un vincolo, ma un modo piacevole per stare insieme puntando sulla cultura: inizieremo già dalla prossima estate e, a poco a poco, se avremo successo apriremo al pubblico»
La primogenitura, in questa iniziativa, spetta da anni a Villa Lo Faro, a Santa Margherita Ligure, che viene aperta al pubblico per concerti di musica classica mentre, spingendosi verso la Versilia, da 21 anni vive con successo l'Ente per la Tutela delle Ville della Versilia (che già si è gemellato con il neonato Ente ligure), nato nel 1987 grazie a 18 "Versiliesi con la "V" maiuscola" proprio con l'intento di difendere la culturae il patrimonio storico e ambientale di quei luoghi. «Puntiamo sulla cultura perché ritengo davvero che sia la carta in più che questo territorio può e deve offrire, per attirare turismo - continua Colombo Clerici - Genova è la capitale mondiale della poesia e la tradizione storica di questo territorio è grandissima: incontriamoci, discutiamone, facciamo della cultura una nostra attrattiva in più. Bernard Berenson diceva che l'Italia sarà bella fino a quando sarà povera. Purtroppo, però, se un territorio è povero culturalmente non si riesce a difenderlo. La cultura è un'arma per tutelare quanto abbiamo, senza snaturarlo. Con il sapere, si possono fronteggiare anche le colate di cemento».È una piccola-grande scommessa: Colombo Clerici non lo dice, ma il circuito delle grandi case immerse fra il verde e il mare nella zona che da Genova va verso il Levante finora è rimasto "chiuso" o, quantomeno, aperto a un giro formato dai proprietari delle case stesse e i loro ospiti. Una scommessa che, come ripete l'avvocato, potrebbe avere risvolti importanti anche per il turismo: «Qui non possiamo puntare sul piano del luxury, dei servizi di altissimo livello, sul ricco turismo del benessere, dell'eleganza. Cambiamo il taglio del turismo, allora: il paesaggio c'è, diamo cultura, tradizioni, storia, sapere. La nostra missione è proprio quella di promuovere e favorire la diffusione e il radicamento della cultura al territorio, cominciando dalla cura delle arti,della letteratura, della poesia e della musica». Un obiettivo che giorno dopo giorno continua a raccogliere sostenitori e che ha il sapore di una piccola rivoluzione.

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